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CAFFE’ ESPRESSO VS CAFFE’ FILTRO

CAFFE’ ESPRESSO VS CAFFE’ FILTRO

01/12/2021

Benchè viviamo nella patria dell’espresso, capita in alcuni locali o meglio, viaggiando per il mondo, di trovare altre forme di infusione del caffè. Una di queste particolarmente di tendenza negli Stati Uniti e nel resto dell’Europa è il dripping, ovvero un tipo di estrazione che sfrutta la percolazione ed il filtraggio a caduta. Funziona lasciando cadere dell’acqua a circa 90° di temperatura su del caffè macinato adagiato su un filtro carta.

Affinché la resa della bevanda sia massima, i principali torrefattori adattano le loro miscele al tipo di estrazione. Esistono diversi tipi di tostatura, così come esistono diversi tipi di chicchi di caffè (Arabica e Robusta) che possono altrettanto influire sul risultato dell’infusione.

Il metodo di estrazione ha comunque una forte influenza sul sapore. Generalizzando si può dire la pressione a cui è sottoposta il caffè espresso tende a rendere il profilo aromatico più intenso. Se uniamo questo dato al fatto che per l’espresso si usa prevalentemente una tostatura scura (quella che fa emergere le note zuccherine, affumicate e di caramello), ci si può rendere conto che molti fattori esterni alla qualità del chicco influiscono ad appiattire le sfumature del caffè.

Il caffè filtro di contro tende a sviluppare sapori meno intensi riproducendo in maniera fedele quelle che sono le caratteristiche del chicco (che in questo caso ha una tostatura più leggera).

Non c’è un modo che stabilisca se sia meglio il caffè espresso o quello in filtro. Però sapere cosa aspettarsi dalle 2 infusioni permette di decidere quello che più si avvicina ai nostri gusti. 

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